martedì 8 novembre 2011

focalizziamo l'attenzione


Il punto di vista è una scelta su cui focalizzare l’attenzione.
Si colloca prima rispetto al momento in cui avvengono le vicende narrate e infatti ne conosce già l’epilogo ed è pertanto in grado di muoversi nel tempo anticipando o posticipando i fatti; allo stesso modo conosce tutti i personaggi e può esprimere il proprio giudizio su ognuno, oppure, assumere di volta in volta il loro punto di vista svelandocene i pensieri e i sentimenti più intimi. In questo caso, quando il Narratore ne sa più dei suoi personaggi  si parla di focalizzazione zero.
Quando, invece, il narratore si limita a riportare i fatti avremo una focalizzazione esterna del punto di vista. Sta a chi legge dare un parere sulla base delle loro azioni, di cui il narratore è solo un spettatore.
Il narratore interno conosce dei personaggi solo quello che conoscono e dicono essi stessi.
Il narratore può essere un personaggio ed identificarsi con esso; in questo caso abbiamo la focalizzazione interna fissa.
Oppure può identificarsi con i vari personaggi adottandone di volta in volta il punto di vista. Non è affatto detto che ci dia indicazioni di alcuna preferenza in tal senso. La focalizzazione in questo caso  è interna  e variabile.
Il narratore interno può anche essere il protagonista e narrare in prima persona. Succede prevalentemente  nei diari  e nei racconti autobiografici. Il punto di vista in questo caso è unilaterale: il lettore avrà attraverso il flusso di coscienza la visione dei fatti e del mondo, e solo quella,  che ha il protagonista-narratore.

Nessun commento:

Posta un commento