mercoledì 23 novembre 2011

dell'incipit

Mal di Galleria di Giuseppe Marotta


Stavo immobile nel centro della Galleria, puntato là come la gamba ferma di un compasso, quando rividi la bionda. Attizzo il nodo della cravatta, mi abbottono la giacca sportiva (non vesto male), e con due balzi affianco la mia bella sconosciuta.
«Permette una parola?»
«No, se ne vada».
«La prego... Sia gentile... Dopo tutto quello che giovedì feci per lei, mi tratta così»
«Giovedì! Lei? Dunque fu lei?».
Usciamo dai rigagnoli di gente, io la guido in un angolo morto, ci fissiamo. Che ragazza, o meglio che donna. Quanto a me, potrei essere (trentanove anni, alto un metro e ottanta, bruno, asciutto e nervoso) il colonnello Townsend di qualunque Altezza Reale; e con la massima finezza e disinvoltura, bruciai le tappe.

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