martedì 11 ottobre 2011

Ri-crea-attivo

Ma cosa vorrà dire ricreare l’arte attivamente?

 “Bisogna curare il cancro, rammendare il buco nell’ozono, ancora non abbiamo capito che nulla si crea e nulla si distrugge (è per questo che non riusciamo a liberarci dall’immondizia), si continua a morire di fame… e, nonostante ciò, qualcuno ancora pensa a produrre arte, qualcosa che non ci copre (o sì?), che non ci nutre (o sì?), che non ci cura (o sì?) e che oggi ha anche perso attinenza con le idee di bellezza, di buon gusto e di piacere”.

Queste sono parole dell’artista Angela Buccino.
Ve le riporto perché si riagganciano al metodo che vi propongo che è quello, appunto, ri-crea-attivo. Tale metodo scaturisce anche dal concetto  della “ricreazione”  inteso come vero e proprio svago.
Rosa di Erminio Ariano

Perché vi ho chiesto di osservare Rosa e di farvi osservare da lei?
Semplice! Perché dobbiamo lasciarci gradatamente andare a un’arte che ci copre, ci nutre e ci cura!
Dobbiamo imparare a sentire l’esigenza dell’inutilità dell’arte e a gioirne, sì, ma come?

Osservando e facendoci osservare da Trieste!

Trieste di Erminio Ariano


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