Talvolta esclamiamo: mi sembra di vivere in un romanzo! Ma quando la vita si trasforma in un romanzo? Nella vita c’è un inizio, uno svolgimento e una conclusione, e, chiaramente, ci sono le complicazioni!
Ma dobbiamo tenere presente che le storie di vita reale sono “casuali”, mentre, nella trama narrativa, assolutamente nulla è mai superfluo o scontato.
La nostra vita è piena di esperienze “scollegate tra di loro” e questo è esattamente il contrario di quanto deve accadere nella narrazione che “funzioni”.
Ricordatevi di non lasciare niente “appeso”.
Lo scrittore unisce i tasselli di un mosaico. Alla fine del lavoro tutto, assolutamente tutto, deve combaciare perfettamente.
Quindi è necessario non scoraggiare il lettore dandogli notizie inutili.
Se per confezionare una sciarpa di lana con i ferri, la tessitrice utilizza tutti i singoli fili ed ogni nodo e se le “scappa una maglia” è costretta a sfilare il lavoro e a tornare indietro, così, chi scrive non può e non deve utilizzare frasi, parole o pensieri sovrabbondanti e di troppo e che non portano a nulla.
Un scritto di buona qualità non è un labirinto insensato.
Cercate sempre il motivo per cui valga la pena scrivere.
Appuntatevelo.
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