Leggere fa bene allo scrittore.
Per quanto possa apparire ovvio, leggere è di grande aiuto a
chi scrive.
Imparare a capire che c’è differenza tra la lettura e lo studiare
la scrittura degli altri è fondamentale: qui non s’impara a “copiare” ma a
comprendere cosa funziona.
Bisogna imparare a “smontare la scrittura dei grandi autori”.
Spesso si pensa che per scrivere una buona storia basti
disporre in successione delle azioni senza curarsi della personalità dei
personaggi, dobbiamo però comprendere che, per chi legge, l’immedesimazione
scatta quando il lettore si riconosce nelle varie emozioni.
Lo scrittore non ci trasferisce i suoi sentimenti, ma ci
porta a viverli in prima persona o meglio a riviverli, a riconoscerli come
nostri.
Il modo di comportarsi di un personaggio non deve, proprio per questo, mai
apparire immotivato a chi legge. Ogni personaggio deve avere una propria
personalità.
Dando vita a una storia è necessario tener presente il senso
che le azioni dei personaggi hanno nella società, nella vita.
Quando ci dedichiamo alla scrittura dobbiamo avere un buon
motivo per farlo!
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