domenica 4 dicembre 2011

lo stile e il naso


Posto un vecchio mio suggerimento, (mi scuso con gli iscritti che in un mio vecchio corso già lo lessero) perché desidero dirvi, dopo aver letto tanti vostri esercizi, che è buona regola ricercare il proprio diletto: lo scrittore è un bimbo che gioca!

Chi si avvicina per la prima volta all’arte del narrare, sarà come il bambino che inizia a camminare.
Egli possiede già un suo stile, ma è un’idea in formazione.
Non sono d’accordo con chi asserisce che "è bene, in questo stadio, anziché cercare l’originalità, puntare alla chiarezza, alla limpidezza del testo e che il resto verrà da sé".
Ho seguito un corso di scrittura che sosteneva questo concetto e così lo sottolineava: "quando la personalità si realizza per mezzo delle esperienze e delle acquisizioni arriverete a possedere uno stile vostro che potrete via via sempre meglio padroneggiare".
Bene, io credo che questo non sia affatto vero: ognuno ha il proprio stile come ha il proprio naso J
È vero, che, a parer mio, l’esercizio fa bene al proprio stile, ma questa è un’altra cosa.
Più scrivi, più sai scrivere e non ha niente a che fare, in sé, con lo stile.
C’è differenza profonda tra il saper scrivere bene e avere un proprio stile.
C’è un legame sottile tra esercizio e stile: ha a che fare con la malizia dello scrittore, col suo diletto.

La forma, l’espressione, il linguaggio che tu usi quando scrivi sarà molto stimolato dalla ricerca di originalità.
Audacia, creatività ed estro vanno a braccetto col tuo stile.
Per avere uno stile interessante non ricercare la "chiarezza del testo" ma piuttosto divertiti a pasticciare con le parole.
Sperimenta vari generi, osa, leggi molto, riscrivi, trascrivi, prendi spunti da ciò che leggi e fallo tuo.
L’arte passa sempre per il divertimento!

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