Attraverso i
dialoghi si danno informazioni sui personaggi e si crea la storia.
I personaggi parlano e si scambiano notizie: dal loro dialogo emergono delle
informazioni importanti per il lettore.
I personaggi
devono adattare il loro linguaggio e il loro discorso all'ascoltatore
invisibile: il lettore.
Il dialogo
deve contenere informazioni per il lettore. E la difficoltà di scrivere buoni
dialoghi, in parte, è proprio questa.
Come si
supera questo impedimento? Avendo un’idea precisa non solo dei personaggi, ma
anche del lettore.
Ma
attenzione: è assolutamente da evitare l’info dumping. Cioè il dialogo tra
personaggi (o i pensieri di un unico personaggio), messi lì soltanto per dare
quante più informazioni al lettore; chiarire la situazione; riepilogare gli
eventi.
In realtà,
come trucco narrativo l’info dumping può essere valido, se la sensazione che
provoca in chi legge non è quella che ci sia qualche cosa di troppo
stucchevole.
Dare,
infatti, troppe spiegazioni e magari eccessivamente dettagliate, per tenere in
piedi un dialogo, alla fine affaticata il lettore che si sentirà preso in giro,
trattato come un bambino o, peggio, offeso!
Dovete
sempre considerare il lettore come uno che ne sa più di voi (è così!), mai uno
da istruire.
Il dialogo
non deve essere didascalico o peggio moraleggiante.
Esso oltre a
dare informazioni, deve essere utile all’andamento della storia, deve essere
piacevole all’orecchio. Deve essere musicale, naturale, fluido. E deve essere
proprio dei personaggi; deve essere coerente con il loro modo d’essere, con il
rapporto che li lega, con la storia. Per evitare che i dialoghi siano una
noiosa esposizione di fatti, dovete far accadere qualcosa, far fare una cosa ai
personaggi, in modo che oltre al dialogo ci sia un evento. Anche attraverso il
dialogo dobbiamo avere una descrizione della personalità del personaggio.
Il modo di
parlare è parte del personaggio tanto quanto il comportamento, la scelta del
vestiario o il suo pensare.
Come si fa a
sapere se un dialogo funziona? Leggetelo ad alta voce!
Delle buone
battute rimbalzano da un personaggio all’altro, ogni battuta è lo spunto per la
seguente.
L’osservazione
è il modo migliore per farsi un’idea di come deve essere un buon dialogo.
Ascoltate le
persone che avete intorno quando parlano. Vi rendete conto subito della
differenza di tono, di scelta di parole, di costruzione delle frasi.
E,
ovviamente, leggete molti libri!
Come sempre
il consiglio è leggere le opere di chi scrive bene.
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